Perché rafforzare le fondamenta
Le motivazioni principali che spingono alla messa in sicurezza o al potenziamento delle fondazioni sono:
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Cedimenti del terreno dovuti a variazioni idrogeologiche, scavi vicini o consolidamento naturale nel tempo.
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Adeguamento sismico, richiesto dalle normative vigenti o da interventi di ristrutturazione più ampi.
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Incremento dei carichi strutturali, ad esempio per la sopraelevazione o il cambio di destinazione d’uso dell’edificio.
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Degrado dei materiali (umidità di risalita, corrosione dei ferri, erosione).
Lavori con edificio abitato: come è possibile
In molti casi è tecnicamente possibile intervenire senza far sgomberare i residenti, purché vengano adottate specifiche misure di sicurezza e una pianificazione accurata.
Le fasi principali sono:
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Indagini preliminari e monitoraggio: si studiano la struttura e il terreno tramite carotaggi, sondaggi e prove penetrometriche. Viene installato un sistema di monitoraggio per controllare eventuali movimenti dell’edificio.
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Progettazione del rinforzo: ingegneri strutturisti e geotecnici definiscono la tecnica più adatta in base a tipo di fondazione, terreno e accessibilità.
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Intervento per settori: i lavori vengono organizzati a lotti o campate, in modo da non compromettere la stabilità complessiva e ridurre vibrazioni e rumori.
Tecniche più utilizzate
Le soluzioni per il consolidamento delle fondazioni con edificio abitato sono molteplici. Le più diffuse includono:
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Micropali di sottofondazione: piccoli pali in acciaio o calcestruzzo, infissi nel terreno sotto le fondazioni esistenti, che trasferiscono i carichi agli strati più profondi e stabili. Possono essere installati anche in spazi ridotti, spesso direttamente dai locali seminterrati.
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Iniezioni di resine espandenti: una tecnica poco invasiva che consiste nell’iniettare sotto le fondazioni resine poliuretaniche ad alta espansione. Queste riempiono i vuoti nel terreno e ne aumentano la portanza. È rapida, non richiede scavi e può essere eseguita con gli abitanti presenti.
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Consolidamento con jet grouting: prevede l’iniezione ad alta pressione di una miscela cementizia nel terreno, creando colonne consolidate sotto la fondazione.
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Sottomurazione per tratti: consiste nello scavare sotto le fondazioni per piccoli tratti alterni, realizzando nuovi blocchi di calcestruzzo armato che rinforzano l’appoggio. È più invasiva ma ancora praticata in edifici di pregio storico.
Sicurezza e comfort durante i lavori
Quando l’edificio rimane abitato, è essenziale garantire:
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Controllo costante delle vibrazioni e dei cedimenti, con sensori e livellazioni periodiche.
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Gestione del rumore e delle polveri, tramite barriere e orari di lavoro limitati.
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Comunicazione trasparente con i residenti, che devono essere informati su tempi, modalità e precauzioni.
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Accessi indipendenti al cantiere, per evitare interferenze con gli spazi comuni.
Conclusione
Il rafforzamento delle fondamenta di un edificio abitato è un’operazione complessa ma perfettamente realizzabile grazie a tecniche moderne e poco invasive. Tutto parte da una corretta ed accurata diagnosi strutturale, per poi muovere il lavoro nella giusta direzione. In questo Home Servizi è leader nel settore grazie a tecnologie sempre aggiornate e utilizzo di droni.